Che cosa succede durante una radioresidenza? Quali sono i possibili inneschi creativi? E quali potrebbero essere le ricadute nelle pratiche e nelle riflessioni di chi vi prende parte?
L’Impero della Luce condivide la sua esperienza con il racconto di un percorso iniziato durante la radioresidenza proposta da Usmaradio a Giardini Pensili [2023] e sfociato, nel 2024, in un nuovo lavoro sonoro.
Talus e la radioresidenza
Quando siamo arrivati a Giardini Pensili per iniziare la radioresidenza [3 febbraio 2023], le nostre idee erano chiare: desideravamo liberarci da quelle comodità che stavano rendendo la nostra musica sperimentale sempre meno sperimentale. Alla fine degli anni Sessanta, Pierre Schaeffer aveva detto:
“preferisco un esperimento, anche mal riuscito, a un lavoro di successo”
Una frase molto coraggiosa. Da qualche tempo avevamo la sensazione di aver lasciato da parte le pratiche più selvagge dell’esplorazione sonora; eravamo diventati timorosi dell’errore che può conseguire all’esperimento? Per rispondere a noi stessi, avevamo deciso di approfittare della redioresidenza per dare vita a un nuovo progetto – TALUS – che ci richiedeva di usare come sorgenti sonore solo le fonti elettromagnetiche che avremo trovato a Giardini Pensili.
Abbiamo trascorso le giornate della nostra radioresidenza ascoltando con la nostra particolare strumentazione tutto il materiale elettrico di Giardini Pensili: la caldaia, una lampada da tavolo, il mixer dello studio, una stazione wifi, un vecchio televisore a tubo catodico. Il calorifero in ghisa, catturava e ritrasmetteva alcuni strani segnali. Eccola, la nostra liuteria elettromagnetica pronta per trasformarsi in TALUS 1.
Nei momenti liberi eeviac si è dedicato a qualche mappatura visuale dello spazio
La nostra improvvisazione avventurosa frutto della radioresidenza è andata in onda il 5 febbraio.
In un momento di pausa abbiamo esplorato i dintorni di Giardini Pensili, attratti dalla grande torre radio in cima al colle. Un elicottero sorvolava la zona. Poi, tra le onde radio, ci siamo imbattuti in un’intercettazione: un bambino era scappato di casa. Indossava un pigiamino azzurro. Lontano, sul limite dell’orizzonte sonoro, le orecchie nude potevano ascoltare alcune ruspe disfare il terreno gelato.
Tactus: riflessioni sulla musica e la radio
Quasi un anno dopo, nel mese di dicembre, L’Impero della Luce è stato invitato a prendere parte a TACTUS festival, per presentare il risultato della radioresidenza. Eravamo stati capaci di accettare un esperimento, anche se mal riuscito? Onestamente, no. Durante la performance di restituzione del 5 febbraio avevamo incontrato alcuni problemi tecnici che avevano reso manifesto il fatto che eravamo ancora molto attaccati all’idea di un risultato estetico controllato ed ottimale, a discapito dell’indeterminato risultato di un esperimento. Per questo motivo, a TACTUS non abbiamo presentato la registrazione della performance di quel 5 febbraio, ma abbiamo proposto un nuovo intervento live, questa volta realizzato con gli oggetti allestiti sul grande tavolo del festival, al Monastero di Santa Chiara.
La tre giorni di TACTUS ha avuto su di noi un impatto molto forte. Ascolti, narrazioni, tavole rotonde, performance, dirette radiofoniche e podcast con i protagonisti della scena radiofonica istituzionale e indipendente, del podcasting e della sound art, hanno cambiato e nutrito il nostro modo di vedere la musica.
La radio è la nostra casa: o meglio, è la casa natale della musica elettroacustica, ed è la ragion d'essere di un certo modo di creare e organizzare i suoni, quello che noi chiamiamo "il nostro linguaggio musicale". Le onde radio sono anche il cuore, l'anima e l'essenza del nostro vocabolario sonoro... Gli studi radiofonici come fucina di sperimentazione e le trasmissioni radio come veicoli del cambiamento degli ascolti: ecco cos’è la RADIO per noi. Chissà perché le stavamo dando così poca importanza.
ATLAS, on-air
Dal 2018 stavamo collezionando elementi per costruire delle “cartoline sonore elettromagnetiche”: di città in città, di luogo in luogo abbiamo registrato un’infinità di materiale elettromagnetico. Abbiamo reso udibili e mappato frequenze inaudibili irradiate dalle tecnologie elettriche ed elettroniche di una mostra, una fabbrica, un bunker della Prima Guerra Mondiale, un’osteria, una grande città e un centro per la ricerca radiofonica… Così amplificate, le voci elettromagnetiche di telai industriali, frigoriferi, proiettori, semafori, impianti di aerazione ecc. sono state registrate e ri-organizzate via software, generando 7 brani autonomi.
Le riflessioni emerse durante i giorni di TACTUS festival ci hanno portato a immaginare un nuovo percorso per il nostro futuro prodotto sonoro: le nostre cartografie uditive dovevano esistere solo nel tempo dell’ascolto collettivo. Ed è così che la raccolta Atlas è stata concepita per essere diffusa e fruita nei mesi di ottobre - dicembre 2024 attraverso lo streaming radiofonico, senza desiderare di essere in alcun modo un progetto discografico o un prodotto in vendita.
Tra le 7 tracce, la terza – Insula – è stata realizzata con i materiali sonori elettromagnetici estratti dalla performance del 5 febbraio 2023, ai Giardini Pensili. Il titolo, Insula rimanda all’antica idea di “condominio” dell’epoca romana. Perché per noi la radio – e usmaradio – sono una casa, un luogo dell’abitare dove vive e circola un coro plurale di suoni.
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