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I fantasmi parlano nelle onde radio?

Agli albori delle tecnologie moderne, la scoperta di nuovi modi di comunicare e diffondere informazioni – come il telegrafo o la radio – sconvolse completamente le nozioni, il significato e le concezioni comuni di distanza, tempo e presenza; persino la natura stessa del mondo fisico fu messa dubbio. Finalmente dominata dall'uomo, l'elettricità divenne sinonimo di vita invisibile e di spirito – pensate, ad esempio, al Frankenstein di Mary Shelley e al potere vivificante dei fulmini e della corrente...



Mettendoci nei panni di un essere umano vissuto nella prima metà dell'Ottocento, non ci sembrerà affatto strano considerare il telegrafo come un mezzo capace di comunicare con l'aldilà. Il telegrafo somiglia molto alla / al medium, ossia a quella persona in carne ed ossa che si poneva da tramite tra i vivi e i morti: portano entrambi un messaggio attraverso un'entità misteriosa e invisibile che arriva da chissà quale dimensione.

Dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna passando per le terre degli Zar, non era per nulla infrequente identificare nuove tecnologie, corrente elettrica e le onde radio – o meglio, l'etere – con misteriosi flussi energetici, fantasmi, spettri e altre amenità.


[Qui una bella e veloce lettura per approfondire le relazioni tra Occulto e Telecomunicazioni]


Ecco spiegato perché la contemporanea pratica del Ghost Hunting sia ancora così fissata con i campi elettro magnetici (EMF): non c'è sito dedicato all'argomento che non consigli ai neoacchiappafantasmi di munirsi di un rilevatore di EMF per intercettare le voci degli spiriti. C'è poi un'intera corrente di parapsicologi che sostiene la concreta veridicità dei Radio Voice Phenomenon – RVP: i fantasmi potrebbero dunque mettersi in contatto con i vivi impiegando gli interstizi delle frequenze radio lasciate libere dalla comunicazione umana.



Avendo da tempo in nostro possesso un dispositivo che "riceve tutte le interferenze e le radiazioni che una radio tradizionale cerca di eliminare per creare un segnale pulito" capace di catturare "le onde radio "così come sono" da hertz a gigahertz perché non contiene il circuito di ingresso sintonizzato che filtra tutte le frequenze tranne la banda stretta di una stazione specifica", in un assolato sabato di marzo abbiamo deciso di dedicarci anche noi alla caccia ai fantasmi. Il nostro Ether prodotto da Soma consente di "percepire il paesaggio elettromagnetico invisibile che gli esseri umani hanno creato involontariamente (...)" ed è nato dal design delle primissime radio, che ancora non avevano il comando a rotella per la sintonia.



Già: ma dove si va a caccia di fantasmi? Ci serviva una casa infestata, un luogo dove si fossero verificate delle morti cruente... Non un banale cimitero pieno di cadaveri putrefatti... Serviva un posto carico di energie terribili, come quelle lasciate da una guerra. Ecco la seconda coincidenza! Non solo avevamo già con noi il dispositivo perfetto per ascoltare le voci dei fantasmi nell'etere – il nostro fedele SOMA Ether – ma avevamo dietro casa uno dei luoghi tra i più sanguinosi della Prima Guerra Mondiale: il fiume Piave con le sue trincee e i suoi bunker, teatro della terribile battaglia del Solstizio nel giugno del 1918.


Armati dei nostri dispositivi, ci siamo recati con il dovuto rispetto nei bunker che la Brigata Lucca aveva occupato a metà giugno 1918. Ci siamo infilati in trincee e pertugi, sostando stupefatti davanti alla feritoia del Bunker numero 5, dove d'un tratto...


[Restate sintonizzati nell'etere per sapere come va a finire o chiedete più informazioni ai Ragazzi del '99 con un messaggio ouija].




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